Sacerdozio Don Gabriele Serafica

Sacerdozio Don Gabriele Serafica

Festeggiamenti per il sacerdozio di Don Gabriele Serafica

Studio Legale Basilio Antoci a Nicolosi

Prima messa di Don Gabriele Serafica a Nicolosi. Lo scorso 17 Maggio 2019 presso la Cattedrale di Catania, sua Ecc.za Rev.ma Mons. Salvatore Gristina – Arcivescovo di Catania – ha ordinato i nuovi presbiteri. Tra loro anche il giovane nicolosita Don Gabriele Serafica, da sempre amico dello Studio Legale e delle Famiglie Antoci-Magrì.

Don Gabriele abbraccerà la comunità di Nicolosi celebrando la sua prima messa proprio nel paese natio. Oggi, domenica 19 maggio 2019 alle ore 18:30 avrà luogo una processione da Piazza S. Antonio Abate – davanti la Chiesa S.M. delle Grazie – che arriverà fino alla Chiesa Madre ove, alle 19:00 avrà inizio la predetta celebrazione eucaristica. Il tragitto della processione lungo la Via Etnea di Nicolosi lambirà anche lo Studio Legale Antoci – Avvocato a Nicolosi – che fa angolo con il percorso del corteo.

Basilio Antoci, Avvocato a Nicolosi, con la sua famiglia saranno presenti per congratularsi con Don Gabriele e porgergli i migliori auguri per il suo percorso di vita e di fede, al servizio della Cristianità.

In basso l’invito ufficiale alla celebrazione

Un nuovo prete di Nicolosi

Don Gabriele Serafica: prima messa a Nicolosi - Avvocato Basilio Antoci a Nicolosi

Citazioni correlate

Nella Chiesa cattolica, il secondo grado dell’ordine sacro o sacramento dell’ordine, intermedio tra il diaconato e l’episcopato, che coincide con il sacerdozio e conferisce poteri spirituali necessari all’esercizio del sacerdozio gerarchico.

Voce: Presbiterato su Treccani.it

«Consideriamo… la nostra vocazione, fratelli» (cfr 1 Cor 1, 26). Il sacerdozio è una vocazione, una vocazione particolare: «Nessuno può attribuirsi questo onore, se non chi è chiamato da Dio» (Eb 5, 4). La Lettera agli Ebrei fa riferimento al sacerdozio dell’Antico Testamento, per introdurre alla comprensione del mistero di Cristo Sacerdote: «Cristo non si attribuì la gloria di sommo sacerdote, ma gliela conferì colui che gli disse: . . . Tu sei sacerdote per sempre, alla maniera di Melchisedek» (5, 5-6).

Giovanni Paolo II, Lettera ai sacerdoti, 17/03/1996, su Vatican.va.

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