Rissa in condominio

Rissa in condominio

Rissa in condominio a colpi di mocio


Rissa in condominio a Mantova. L’Avvocato Antoci, forte della sua esperienza in amministrazioni condominiali a Catania e provincia, propone una riflessione.


La difficile convivenza nei condomini

Rissa in condominio amministratore Antoci a Catania

Rissa in condominio, cronache di ordinaria esasperazione. Il condominio è un istituto giuridico che, sulla carta, dovrebbe funzionare come una piccola impresa. La disciplina del Codice Civile, riformata nel 2012, offre soluzioni concrete per la gestione virtuosa del patrimonio immobiliare italiano. Sennonché, perché tutto funzioni, è necessario che – come ogni impresa – si disponga di un capitale sufficiente. Specialmente nelle piccole realtà si soffre, invece, per la scarsezza di risorse. Non solo di risorse economiche, ma anche di risorse strutturali. Gli spazi comuni, i posti auto o i depositi non bastano per tutti. Ogni angolo libero diventa uno spazio vitale in cui posteggiare bici, motociclette, motorini sacrificando il decoro e, spesso, anche la comodità degli altri condomini. Così come per locali tecnici, sottotetti e altri spazi che vengono utilizzati al massimo.

Gli immobili esistenti vengono frazionati, suddivisi e venduti o affittati a più famiglie. I sottotetti diventano mansarde. Gli spazi sono sempre gli stessi e l’affollamento che si crea porta, inevitabilmente, a sgomitare per farsi spazio. Le assemblee di condominio, nei casi più estremi, diventano momenti di scontro dove i problemi si acuiscono e, molto spesso, si guarda all’Amministratore come fosse un giustiziere. Purtroppo i compiti dell’Amministratore sono legati alla mera gestione e, al massimo, alla regolazione dell’uso della cosa comune. Quando i conflitti sfociano in beghe private, l’amministratore non può farci molto.

Avevo già affrontato il problema in un mio vecchio articolo che avevo intitolato “Amministratore sceriffo? Non proprio”.

Il caso di Mantova

La testata giornalistica Mantova Uno ha riportato la notizia di una rissa a colpi di mocio in un condominio di Bagnolo San Vito. La parte tragicomica della notizia risiede, senza dubbio, nel fatto che l’arma usata nella rissa sia un mocio. Un oggetto di uso comune in tutte le case. Una guerra tra disperati o, forse, tra persone incivili o incapaci di convivere o forse, solo stanche. Chi può dirlo, se non il Giudice del caso concreto?.

La parte meno comica della storia, ovviamente, è quella che vede coinvolti i Carabinieri, il 118, il Pronto soccorso e il Tribunale, dato che sono scattate delle denunce per rissa (Art. 588 c.p.) e lesioni (Art. 582 c.p.).

Reati in condominio

Il nostro Ordinamento giuridico sanziona pesantemente chi si fa giustizia da sé e, ancor più, chi lede ingiustamente i diritti altrui. C’è, però, da dire che per arrivare alla condanna di chi commette un illecito è necessario fornire la prova del fatto. Molti rigetti, archiviazioni o assoluzioni non sono colpa del Giudice, dell’Avvocato o della legge, bensì dell’impossibilità di dare la prova certa dei fatti e dei loro autori. Non c’è sempre una telecamera puntata al momento giusto, né una foto, né testimoni dietro l’angolo. Nel processo civile vale la regola dell’art. 2697 c.c., che recita «chi vuol far valere un diritto in giudizio deve provare i fatti che ne costituiscono il fondamento%raquo;. Nel processo penale vige la presunzione di innocenza fino a prova contraria.

In quest’ultimo caso non è il Codice Penale, ma la stessa Costituzione italiana che – all’Articolo 27 – stabilisce che «l’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva».

Rissa e lesioni

Lasciarsi trasportare dall’ira può, dunque, comportare pesanti conseguenze. Nel caso da cui ha preso spunto la presente riflessione, tutti i partecipanti alla colluttazione saranno perseguiti per il reato di rissa. Il Codice Penale così dispone al riguardo:

Articolo 588 Codice Penale. Chiunque partecipa a una rissa è punito con la multa fino a euro 309.
Se nella rissa taluno rimane ucciso, o riporta lesione personale, la pena, per il solo fatto della partecipazione alla rissa, è della reclusione da tre mesi a cinque anni. La stessa pena si applica se la uccisione o la lesione personale, avviene immediatamente dopo la rissa e in conseguenza di essa.

La norma punisce chiunque partecipa a una rissa: per cui il reato sussiste per il solo fatto di partecipare alla rissa. La pena prevista nel caso di rissa semplice è la sola multa di 309,00 €, salvo che siano state causate anche lesioni personali, dove la pena diventa della reclusione da 3 mesi a cinque anni.

Armonia in condominio

Lo Studio Legale e di amministrazioni condominiali dell’Avv. Antoci ha maturato già sette anni di esperienza sul campo. Le contese che, immancabilmente, si sono presentate in questi anni tra i condomini sono state adeguatamente trattate all’ordine del giorno assembleare e, con molta pazienza e con spirito di problem solving, sono state sempre appianate. In certi casi serve uno sprone ai condomini più recalcitranti: di solito basta una diffida ma, in certi casi si rende un decreto ingiuntivo, in altri un pignoramento o un ricorso ex 700 c.p.c.

Molti condomini si sono già affidati allo Studio Antoci sia dal punto di vista dell’amministrazione (Amministratore di condominio), sia per l’assistenza legale (Avvocato condominialista). Lo Studio offre soluzioni gestionali e legali a tutto campo ed è in grado di assistere il condominio in ogni questione.

L’Avvocato Antoci ha stabilito due sedi dello Studio: a Nicolosi (CT) in Via Cardinale Dusmet 9/A e a Catania al Viale Mario Rapisardi 192.

ATTENZIONE! Per conoscere l’operatività dello Studio nel periodo dell’emergenza Coronavirus è possibile consultare l’articolo: Covid19.

Collegamenti esterni

  • Redazione, “Rissa a colpi di mocio dopo una lite di condominio, tre denunciati e uno in ospedale”, in Mantova Uno, Editore Mantovaunonetwork S.r.l., 23 Aprile 2020, pagina https://mantovauno.it/.

Nota di copyright

L’immagine inserita nel presente articolo è stata scaricata da www.pixabay.com alla pagina https://pixabay.com/it/photos/ragazza-occhiali-scopa-pulizia-1531575/ ed è stata rilasciata e pubblicata addì 21 Luglio 2016 con licenza “CC0 Creative Commons – Libera per usi commerciali – Attribuzione non richiesta” dal proprietario “Klimkin – svklimkin”.


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Pubblicato da Basilio Elio Antoci

Nato a Catania nel 1987, figlio d'arte dell'Avv. Francesco Salvatore Antoci e della Prof.ssa Borzì Giusy, cresce a Nicolosi. Atleta agonista dell'U.S. Nicolosi Sci di fondo & Ski roll, scout A.G.E.S.C.I. del Gruppo Nicolosi 1, scrittore ed educatore. Dopo la maturità scientifica conseguita nel 2005, si laurea in Giurisprudenza nel 2012. Diviene Avvocato nel 2016 e passa alla direzione dello Studio Legale Antoci.