Diritto del lavoro: cos’è?

Diritto del lavoro: cos’è?

Cos’è il diritto del lavoro?


Oggi, primo maggio, è la festa dei lavoratori. Basilio Antoci, Avvocato a Nicolosi e Catania, ci spiega cos’è il Diritto del Lavoro.


Studio Legale Antoci – Avvocato lavorista a Catania e provincia

Diritto del lavoro

Cos’è il Diritto del Lavoro? – Oggi, primo maggio, è festa in tutta Italia. Si festeggiano il lavoro e i lavoratori. Anche la Chiesa Cattolica celebra il lavoro, tanto che oggi è anche la festa di San Giuseppe Lavoratore. Purtroppo, la dilagante ignoranza degli italiani, ha fatto sì che molti non sappiano più nemmeno cosa si festeggi il primo maggio di ogni anno. Negli ultimi anni questa festa è diventata, infatti, solo un “ponte” (sempre più spesso i media parlano di “ponte del primo maggio”).

Diritto del lavoro: definizione

Per diritto del lavoro si intende riferirsi a «quel ramo del diritto privato che studia la disciplina degli aspetti ed i problemi attinenti alla disciplina del lavoro, del rapporto di lavoro, e tutte le tematiche ad esso collegate» (così esordisce Wikipedia). Questa definizione identifica il diritto del lavoro con la scienza che studia, appunto, il lavoro in tutti i suoi aspetti.

Fonti

In realtà, la locuzione diritto del lavoro, può riferirsi anche alla normativa inerente il lavoro e alle sue fonti. Il problema delle fonti, in una materia come quella in discussione, assume un importante rilievo poiché «accanto al ruolo, consueto e per certi versi scontato, della legge, emerge infatti nel diritto del lavoro la funzione del contratto collettivo» che assurge a rango di fonte materiale di norme lavoristiche (1. cfr. Roccella M., pagine 19-20).

Il lavoro nella Costituzione

La Costituzione della Repubblica Italiana – che è la legge fondamentale dello Stato Italiano – è entrata in vigore il 1° Gennaio 1948 e si apre dichiarando che «l’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro» (Articolo 1, comma 1). Questa norma sancisce, infatti, il c.d. principio lavorista, che identifica il lavoro come un “diritto-dovere”. Ovviamente la dottrina ha precisato che, quello al lavoro, non è un diritto soggettivo perfetto. Ciò significa che non è possibile convenire lo Stato o un altro soggetto in giudizio per ottenere un lavoro. Allo stesso tempo, il lavoro come dovere va inteso in senso “programmatico”: non sono, infatti, previste sanzioni per chi non lavora (2. cfr. Gay P., pag. 134).

Lo statuto dei lavoratori

Con la Legge 300/1970 la legislazione sociale italiana si è trovata davanti a una svolta epocale. Quella legge, infatti, rappresenta il c.d. Statuto dei lavoratori. Si tratta di una legge ordinaria dello Stato, che come tale è (ed è stata) modificata: il suo pregio è quello di dettare una disciplina organica, densa di principi fondamentali della materia. Essa è ancora la legge di riferimento per ciò che attiene i diritti dei lavoratori in materia di licenziamento, di libertà personale e di opinione, di tutela della salute, di tutela e rappresentanza sindacale, eccetera.

Il CCNL

Il contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) è oggetto di studio di una sotto-categoria della materia lavoristica, denominata diritto sindacale. Questo, infatti, «viene comunemente presentato come un ramo di una disciplina più ampia costituita dal diritto del lavoro» il quale è suddiviso in tre parti, ossia, «il diritto del rapporto individuale di lavoro, il diritto della previdenza sociale e, appunto, il diritto sindacale» (3. cfr. Caruso B., pagina 3). Il CCNL non è altro che un vero e proprio contratto di diritto privato: la sua peculiarità sta nel fatto che esso è stipulato non dal singolo lavoratore, bensì dai sindacati dei lavoratori con i datori di lavoro o loro organizzazioni rappresentative. Questo contratto si applica direttamente ai lavoratori iscritti ai sindacati contraenti. I lavoratori che non sono iscritti ad alcun sindacato beneficiano, comunque, delle previsioni contenute nei CCNL di categoria grazie al fatto che, il Giudice del Lavoro è tenuto a considerare quale tutela minima del lavoratore proprio quella prevista nel relativo CCNL. Per cui, in questo modo, si estende l’efficacia (tecnicamente limitata tra le parti del contratto) anche a tutti i lavoratori del settore (che, tecnicamente, non sarebbero parti del contratto) e si ottiene l’efficacia erga omnes del contratto collettivo nazionale di lavoro.

Fonti sovranazionali

Il lavoro è disciplinato anche da diverse fonti di rango sovranazionale (trattati, convenzioni). In tal senso l’Italia è vincolata dai Trattati dell’UE (TUE e TFUE) al rispetto della disciplina sociale dell’Unione Europea. Il legislatore di Bruxelles, infatti, si occupa anche della materia lavoristica, producendo copiosa normativa unionale che va ad armonizzare e uniformare le discipline interne dei vari stati membri. Questi ultimi, infatti, devono adeguarsi ai modelli legislativi delineati dall’Unione Europea e integrati dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione. Accanto alla legislazione a alla giurisprudenza europee, si deve tenere in conto anche la normativa proveniente dall’OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro), agenzia delle Nazioni Unite (UN). Si tratta di un’organizzazione che persegue l’obiettivo di tutelare il lavoro in tutti i suoi stati membri sotto il profilo della dignità, umanità, libertà, sicurezza, uguaglianza dei lavoratori e del lavoro in generale.

Bibliografia

  1. Roccella Massimo, “Manuale di diritto del lavoro”, Seconda edizione, Giappichelli Editore, Torino 2005
  2. Gay Petra, “Compendio di diritto costituzionale”, Quarta edizione, collana “I compendi d’Autore di Roberto Garofoli”, Nel Diritto Editore, Roma 2015.
  3. Caruso Bruno, “Le relazioni sindacali”, Giappichelli Editore, Torino 2004
  4. Massimiani Clemente, “La qualità del lavoro nell’esperienza dell’OIL e nelle politiche sociali europee”, Lulu Press Inc. Editore, Catania 2010.

Note di copyright

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Pubblicato da Basilio Elio Antoci

Nato a Catania nel 1987, figlio d'arte dell'Avv. Francesco Salvatore Antoci e della Prof.ssa Borzì Giusy, cresce a Nicolosi. Atleta agonista dell'U.S. Nicolosi Sci di fondo & Ski roll, scout A.G.E.S.C.I. del Gruppo Nicolosi 1, scrittore ed educatore. Dopo la maturità scientifica conseguita nel 2005, si laurea in Giurisprudenza nel 2012. Diviene Avvocato nel 2016 e passa alla direzione dello Studio Legale Antoci.