Danno endofamiliare per infedeltà

Danno endofamiliare per infedeltà

Il danno endofamiliare per infedeltà


L’infedeltà può essere motivo di richiesta di risarcimento del danno endofamiliare a prescindere dall’addebito della separazione.


Il danno endofamiliare

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Famiglia e diritti risarcibili. Nell’eveluzione del nostro ordinamento, il ventaglio della categoria del danno non patrimoniale si è ampliato. Si sono aggiunti, infatti, anche i danni derivanti da condotte perpetrate all’interno della famiglia. È stata, infatti, superata la concezione della superiorità del consorzio familiare rispetto agli interessi dei singoli. Si è fatta, perciò, strada la concezione della familgia-comunità, le cui necessità corrispondono a quelle dei componenti la stessa.

Le necessità della famiglia, dunque, non sono diverse o sovraordinate a quelle dei soggetti che la compongono. Da questa concezione è stata, dunque, eleborata la categoria del c.d. illecito endofamiliare.

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Danno da infedeltà coniugale

L’illecito endofamiliare in danno del coniuge. Alla luce della anzidescritta concezione di famiglia quale comunità, dunque, tutti comportamenti che integrano una lesione di diritti costituzionalmente garantiti possono costituire illeciti risarcibili ex art. 2059 del Codice Civile. Si tratta di situazioni che giustificano un’autonoma azione risarcitoria, la quale prescinde anche dall’addebbito della separazione, Ciò vuol dire che, il risarcimento endofamiliare può essere domandato anche in caso di rigetto della domanda di addebbito. I danni endofamiliari, infatti, non sono soggetti ad alcuna deroga rispetto al generale novero della responsabilità aquilania. I doveri coniugali, infatti, hanno natura giuridica e non solo morale. Da ciò discende, dunque, che la loro violazione è fonte di obbligazione risarcitoria anche in aggiunta ai rimedi già previsti dalla normativa del diritto di famiglia.

La famiglia, infatti, deve costituire un luogo privilegiato di autorealizzazione e di non compressione dei diritti irrinunciabili della persona. Si pensi, ex multis, al diritto alla salute, all’onore, all’incolumità personale. Tra questi, anche la violazione del dovbere di fedeltà può assumere rilevanza in sede risarcitoria, quando si ricolleghi a una grave lesione della sfera di dignità dell’altro coniuge.

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Casistica e giurisprudenza

Casi, sentenze e principi di diritto. Il danno endofamiliare, che in questa sede si sta analizzando solo in relazione al coniuge, ha fatto ingresso in Giurisprudenza sin dalla sentenza 9801/2005 con cui la Cassazione ridisegnato i ruoli all’interno della famiglia. In tal senso è stato affermato che «il rispetto della dignità e della personalità […] di ogni componente del nucleo familiare assume il connotato di un diritto inviolabile, la cui lesione da parte di altro componente della famiglia, costituisce presupposto logico della responsabilità civilie». I giudici di legittimità hanno precisato, come già anticipato, che il risarcimento di tale categoria di danno può essere accordato solo in presenza di lesione di diritti fondamentali di rango costituzionale.

In via giurisprudenziale, infatti, è stata ormai pacificamente acclarata la natura giuridica del dovere di fedeltà. Il tradimento, dunque, non è pereguibile solo attrvaerso i rimedi del diritto di famiglia, bensì anche attraverso la tutela ex art. 2059 c.c., anche in mancanza di pronuncia circa l’addebbito della separazione. Come detto, la pronuncia sull’addebbito non è condizione per ottenere tutela risarcitoria endofamiliare. Con sentenza 6598/2019 la Cassazione ha precisato che la risarcibilità del danno per infedeltà deriva dalla lesione di un diritto costituzinalmente protetto. E sempre che la violazione superi la soglia della tollerabilità.

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Collegamenti esterni

Per approfondire l’argomento trattato nel presente contributo, si consiglia la consultazione dei testi e degli articoli indicati di seguito.

  • Giordano Rosaria, Separazione e divorzio. Casistica e orientamenti, Collana Scenari Commentati Giuffrè, Giuffrè Francis Lefbvre, Milano, 2022.

Nota di copyright

L’immagine inserita nel presente articolo è stata scaricata da www.pixabay.com alla pagina https://pixabay.com/it/photos/tradimento-addio-un-cuore-spezzato-6971578/ ed è stata rilasciata e pubblicata addì 27 Gennaio 2022 con licenza “CC0 Creative Commons – Libera per usi commerciali – Attribuzione non richiesta” dal proprietario “Vic_B”.


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Pubblicato da Basilio Elio Antoci

Nato a Catania nel 1987, figlio d'arte dell'Avv. Francesco Salvatore Antoci e della Prof.ssa Borzì Giusy, cresce a Nicolosi. Atleta agonista dell'U.S. Nicolosi Sci di fondo & Ski roll, scout A.G.E.S.C.I. del Gruppo Nicolosi 1, scrittore ed educatore. Dopo la maturità scientifica conseguita nel 2005, si laurea in Giurisprudenza nel 2012. Diviene Avvocato nel 2016 e passa alla direzione dello Studio Legale Antoci.

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