Coltivazione cannabis per uso personale

Coltivazione cannabis per uso personale

Coltivazione cannabis per uso personale

Quando è legale?

La Cassazione precisa quando la coltivazione di cannabis per uso personale è legale

Storica sentenza della Cassazione che precisa quando la coltivazione di cannabis è legale – La notizia è rimbalzata su tutti i quotidiani e i siti di informazione. L’ANSA ha immediatamente titolato: «Cannabis coltivata in casa, i paletti della Cassazione» e tutti i portali giuridici Studio Cataldi e La Legge per tutti le hanno subito fatto eco, con delle note a sentenza molto precise e puntuali.

Il contrasto giurisprudenziale

Fino a oggi si erano venuti a formare due indirizzi giurisprudenziali sull’interpretazione dell’art. 28 del Testo Unico sulle sostanze stupefacenti (D.P.R. 309/1990). Secondo il primo indirizzo, perché si configurasse il reato, era necessario non solo che la coltivazione avesse a oggetto una pianta del tipo botanico vietato ma anche che, tale attività di coltivazione, si presentasse idonea a ledere la salute pubblica e ad agevolare la circolazione della sostanza stupefacente. Un secondo indirizzo giurisprudenziale, invece, ritentava integrato il reato già al solo fatto di coltivare una pianta vietata – a prescindere dalla quantità di sostanza prodotta e dagli effetti sul mercato e sulla salute pubblica.

La soluzione delle Sezioni Unite

La Corte di Cassazione a Sezioni Unite ha risolto, lo scorso 19 Dicembre 2019, il contrasto stabilendo che – perché vi sia reato – è necessario non solo che la pianta in questione appartenga a un tipo botanico vietato, ma anche che le modalità della coltivazione siano idonee a portare la pianta a maturazione e, quindi, a produrre la sostanza vietata in quantità tali da esulare l’uso personale.

Da questa interpretazione restano, dunque, escluse tutte quelle attività di coltivazione c.d. casalinghe, che abbiano ad oggetto minime quantità di piante e di prodotto finale. Perché si possa evitare la condanna è, quindi, necessario che modalità e quantità di coltivazione siano tali da non poter influire sulla circolazione e sul mercato della sostanza stupefacente, ma siano sufficienti solo al soddisfacimento delle esigenze personali di chi la coltiva.

Note di copyright

L’immagine inserita nel presente articolo è stata scaricata da www.pixabay.com alla pagina https://pixabay.com/it/photos/caricatura-cartone-animato-2671743/ ed è stata rilasciata e pubblicata addì 23 Agosto 2017 con licenza “CC0 Creative Commons – Libera per usi commerciali – Attribuzione non richiesta” dal proprietario “Richard Reid – reidy68“.

Riferimento bibliografico

Avv. Basilio Antoci, “Coltivazione cannabis per uso personale“, in ‘Studio Legale Avv, Basilio Antoci’, Nicolosi, 29 Dicembre 2019.

Pubblicato da Basilio Elio Antoci

Nato a Catania nel 1987, figlio d'arte dell'Avv. Francesco Salvatore Antoci e della Prof.ssa Borzì Giusy, cresce a Nicolosi. Atleta agonista dell'U.S. Nicolosi Sci di fondo & Ski roll, scout A.G.E.S.C.I. del Gruppo Nicolosi 1, scrittore ed educatore. Dopo la maturità scientifica conseguita nel 2005, si laurea in Giurisprudenza nel 2012. Diviene Avvocato nel 2016 e passa alla direzione dello Studio Legale Antoci.

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